Quando serve una terapia di coppia?
La relazione di coppia è un’esperienza di condivisione, crescita ed arricchimento
In quanto complessa, una tale relazione può avere delle difficoltà generatrici di sofferenza, incomprensioni etc.. A volte dei piccoli momenti di crisi sono naturali, ma quando occorre invece intervenire per evitare una deriva a volte irreversibile della relazione?
La terapia di coppia aiuta i singoli partner ad eliminare i propri comportamenti e atteggiamenti che uniti con quelli dell’altro creano una spirale dalla quale a volte sembra impossibile uscire.
In una terapia di coppia il nemico non è mai uno o l’altro dei partner, ma la dinamica tossica che si attiva puntualmente e spesso in modo incontrollabile.
“Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola.”
MASSIMO GRAMELLINI

Sue Jonson, psicoterapeuta riconosciuta al livello mondiale nel campo della psicoterapia di coppia ha individuato tre schemi relazionali tipici che incastrano le coppie quando entrano in conflitto.
Trova il cattivo
Quando scatta questa modalità di gestione dei conflitti ci si trova ad attaccarsi, colpevolizzarsi e accusarsi reciprocamente. Tipica espressione che si usa in queste circostanze è “non sono io, sei tu”.
Di solito si reagisce così quando ci si sente feriti e vulnerabili nel confronto del partner, si perde la sicurezza emotiva e quindi anche il controllo. Per riprendere il controllo si è disposti ad usare qualsiasi mezzo tra cui attaccare preventivamente l’altro.
Lo psicologo John Gottman dell’ Università di Washington ha rilevato che nelle coppie che si rompono, ci sono maggiormente critiche che apprezzamenti.
La Polka di protesta
Questo è lo schema che più intrappola le coppie. Consiste nel fatto che quando uno dei due partner protesta per le mancanze dell’altro il quale a sua volta indietreggia chiudendosi e ritirandosi. A volte questo schema può essere alternato o essere tipico di ciascuno dei due.
Sempre secondo Gottmann le coppie che restano intrappolate in questo schema all’inizio del matrimonio, non raggiungono il quinto anniversario.
Immobilizza e scappa
Questo schema di solito è la conseguenza di un prolungato periodo della Polka di protesta. Apparentemente i partner sono gentili e collaboranti tra loro, ma in realtà nessuno cerca nessuno e si vive in una condizione di difesa comportandosi come se non si avesse bisogno di nulla.
Questo perché il partner che cerca di più si stanca di non avere la risposta che vuole e colui che si ritira, stanco delle proteste si chiude in un involucro apparentemente privo di emozioni.
Quando la coppia ha bisogno di cominciare una terapia?

Gli schemi sopra descritti possono a volte presentarsi nella coppia, e gli stessi membri della coppia si possono anche bloccare per evitare una escalation dannosa. Questo è alla base delle coppie solide.
Quando questi schemi sono presenti la maggior parte del tempo e i partner non riescono a trovare altre modalità più costruttive di stare insieme allora bisogna prendere atto della situazione di stallo in cui la coppia si trova.
In caso di stallo occorre intervenire. La ricerca ha mostrato che le problematiche di coppia non si risolvono da sé: occorre una pertecipazione attiva. E’ importante sollevare il problema e affrontarlo, cambiando in qualche misura la dinamica che li imprigiona nella loro spirale.
Questo naturalmente può essere fatto in molti modi diversi, e uno di questi il percorso della terapia di coppia con il metodo della psicoterapia breve intensiva ISTP.
“Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.”
GABRIELE D’ANNUNZIO
Specificità della terapia breve di coppia ISTDP
La psicoterapia breve ISTDP interviene nel sblocco di ansie e preoccupazioni, che spesso nascono dalla storia dei partner e che determinano risposte emotive, come ansia, aggressività, comportamenti autosabotanti e disfunzionali.
La terapia breve di coppia è uno strumento molto efficace, mirato e altamente specifico.
In terapia di coppia i partner hanno la possibilità di contattare le proprie autentiche emozioni e i propri profondi bisogni affettivi (spesso frustrati). Ciò viene facilitato dal fatto di trovarsi in un ambiente riservato e protetto, e di essere assistiti da uno psicoterapeuta preparato a tale scopo.
Durante il percorso di psicoterapia i partner prendono consapevolezza che i comportamenti distruttivi sopra descritti sono il risultato di emozioni e di bisogni non riconosciuti né soddisfatti.
I partner si rendono conto di non essere mai riusciti a comunicare adeguatamente ciò che genera dolore dentro di loro. Ed hanno la possibilità, se davvero lo desiderano e sono pronti ad impegnarsi, di riconoscere le proprie sofferenze e apprendere nuove modalità di comunicare e di prendersi cura dei bisogni emotivi di entrambi.
E’ importante che entrambi riconoscano le proprie esigenze profonde, spesso inascoltate a sè e all’altro, generatrici di ansie e preoccupazioni che determinano di seguito comportamenti a volte incontrollabili, deleteri per la coppia e per se stessi.
Il dr. Marolla utilizza la terapia breve per le coppie che vogliono recuperare la situazione di crisi e potersi riavvicinare. Inoltre tale modello è anche utile per quelle coppie, in fase di separazione che vogliono salvaguardare il rapporto per facilitare l’iter della separazione oltre che preservare i figli e se stessi da situazioni dolorose e dannose.
In entrambi i casi i partner saranno consapevoli dello loro dinamiche e avranno un livello di sblocco tale da non determinare “ricadute” con il membro della coppia o nuovi partner.
Nella terapia di coppia ISTDP, è previsto un numero limitato di sedute. Terminati gli incontri stabiliti si valuterà assieme se i risultati ottenuti sono sufficienti o se ci sono ulteriori sblocchi da raggiungere. Il lavoro è comunque sempre monitorato affinché la coppia sia consapevole di come procede il percorso e possa valutarne l’utilità.
Per quelle coppie che per motivi logistici, di distanza, disponibilità di tempo o altri impedimenti è possibile ampliare la durata delle sessioni per raggiungere i risultati stabiliti con un numero ridotto di sessioni anche nell’arco di giorni ravvicinati.
Se ci sono le condizioni è possibile anche lavorare online.